Data Proiezione: 1 Novembre
Titolo: Gatta Cenerentola
Regia: Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario Sansone
Vittorio Basile è un armatore che inventa “un fiore all’occhiello dell’ingegneria navale italiana” per dare lustro alla città di Napoli. Ma l’avidità del faccendiere Salvatore Lo Giusto, detto ‘o Re, e della bella Angelica Carannante, promessa sposa di Basile, mettono fine alla vita e ai sogni dell’armatore, lasciando la piccola Mia, figlia di primo letto di Vittorio, nelle grinfie della matrigna e dei suoi sei figli – cinque femmine e un “femminiello” – che affibbiano alla bambina il soprannome di Gatta Cenerentola. Riuscirà Primo Gemito, ex uomo della scorta di Basile, a riportare la legalità nel porto di Napoli e a sottrarre Cenerentola alla sua prigionia?
Data Proiezione: dal 2 al 8 Novembre
Titolo: Il mio Godard
Regia: Michel Hazanavicius
Il ritratto di una delle figure più importanti del cinema francese e mondiale, quella di Jean-Luc Godard, vista attraverso gli occhi dell’allora giovanissima moglie Anne Wiazemsky. Il sessantotto, il maoismo, le proteste contro la guerra in Vietnam, ma soprattutto la storia d’amore appassionata e complicata, tra Anne e Jean-Luc.
Michel Hazanavicius dopo il passo falso di The Search, torna alla sua pratica cinematografica preferita: rivisitare un genere offrendogli una nuova occasione di visibilità. Era accaduto con un grande e, in parte, inatteso, successo di pubblico per The Artist e non si sa quanto il miracolo possa ripetersi con questo Redoutable che nell’originale ha una valenza più double face rispetto alla traduzione italiana in Il mio Godard.
Data Proiezione: 8 Novembre
Titolo: Cinema Grattacielo
Regia: Marco Bertozzi
Fin dalla sua inaugurazione nel 1959, il Grattacielo di Rimini non ha lasciato indifferenti: monumento al progresso che si elevava al di sopra della vecchia Italia povera e rurale, monolite di cemento e vetro destinato ai cittadini più abbienti. Poi, gradualmente, l’euforia del boom economico è scemata. È rimasto un corpo estraneo allo scenario urbano, che echeggia debolmente un passato di interni pop e folli riunioni condominiali, miti della vacanza di massa e vizi della riviera romagnola. Tra le storie di ieri e l’umanità che lo abita oggi, si muove lo sguardo curioso di questo film, che esplora le vite multiculturali dei nuovi inquilini alla ricerca di una conciliazione che riguarda l’Italia intera, fra ciò che avremmo voluto essere e ciò che stiamo diventando.
Data Proiezione: 14 Novembre
Titolo: Loro di Napoli
Regia: Pierfrancesco Li Donni
A Napoli, nel 2009, a due passi da piazza Garibaldi, nasce l’Afro-Napoli United, una squadra di migranti partenopei provenienti dall’Africa e dal Sud America, composta da italiani di seconda generazione e napoletani. Giocano tornei amatoriali nei campi della periferia nord di Napoli e vincono. Sempre. Cinque anni dopo il sogno di Antonio, il presidente e fondatore dell’Afro-Napoli è quello di portare i suoi ragazzi a calcare i campi dei campionati Figc. Ed è proprio allora che il progetto si scontra con il muro di gomma della burocrazia sportiva e delle leggi italiane. Si chiamano permesso di soggiorno, permesso di soggiorno di lunga durata, certificato di residenza, gli ostacoli che impediscono ai giocatori dell’Afro di giocare a calcio nei campionati riservati agli italiani “regolari”, ma grazie alla tenacia e agli sforzi di Antonio i ragazzi ce la fanno e la squadra riesce ad iscriversi al campionato federale di Terza Categoria. Attraverso le vite di quattro personaggi, Loro di Napoli racconta lo scontro quotidiano tra un’integrazione ormai inarrestabile e le lungaggini e l’ostilità della legge italiana.
Data Proiezione: dal 9 al 15 Novembre
Titolo: The square
Regia: Ruben Östlund
Christian è il curatore di un importante museo di arte contemporanea di Stoccolma. Una mattina, sulla strada per il lavoro, soccorre una donna in pericolo e si scopre derubato del telefono e del portafoglio. Al museo, intanto, lui e la sua squadra stanno lavorando all’inaugurazione di una mostra, che prevedere l’installazione dell’opera “The Square”: un quadrato delimitato da un perimetro luminoso all’interno del quale tutti hanno uguali diritti e doveri, un “santuario di fiducia e altruismo”. Su suggerimento di un collaboratore, Christian scrive una lettera in cui reclama i suoi averi rubati, innescando una serie di conseguenze che spingono la sua rispettabile ed elegante esistenza in una vertigine di caos
Data Proiezione: 15 Novembre
Titolo: Ovosodo
Regia: Paolo Virzì
Piero Mansani viene soprannominato “Ovosodo” (a causa del suo aspetto duro ma dal cuore tenero), proprio come il rione popolare di Livorno, in cui è nato nel 1974. Fin da bambino scopre il dolore per la morte della madre, per ritrovarsi nel mondo degli adulti fatto di scoperte, disillusioni e primi amori. Nella sua professoressa Giovanna, Piero trova la persona che più gli sta vicino, lo capisce, gli presta romanzi che lui divora, certamente non può contare sull’appoggio della sua famiglia, composta da un padre ex portuale che entra e esce di galera, dalla matrigna nevrotica e insoddisfatta e dal fratello ritardato. Tuttavia incontra anche persone che gli faranno capire come gira la grande giostra della vita.
Data Proiezione: 21 Novembre
Titolo: Vivere alla grande
Regia: Fabio Leli
L’Italia è sotto attacco. L’invasore non è uno Stato estero. Il nemico non ha un volto facilmente riconoscibile, ma la sua presenza è ormai talmente forte e radicata, che viene quasi considerato un alleato dal governo italiano. E’ il gioco d’azzardo legalizzato, una macchina perfetta che lavora a più livelli, e che nell’ultimo anno ha succhiato agli italiani 100 miliardi di euro.
Succhiati si, ma spontaneamente. Perché non è solo una questione di denaro. Sembra una tassa invisibile e volontaria, una tassa del popolo. L’invasione si sviluppa a livello economico, ma anche territoriale, politico, sociale, mediatico e culturale.E’ impossibile inoltre comprendere come l’invasione del gioco d’azzardo legale abbia trasformato e modificato la politica, la società, l’economia, la comunicazione di massa e la cultura, senza raccontare uno spaccato dell’Italia dell’ultimo ventennio.
Titolo: La vita in comune
Regia: Edoardo Winspeare
A Disperata, un piccolo paese del sud Italia dimenticato da Dio, il sindaco Filippo Pisanelli si sente terribilmente inadeguato al proprio compito. Solo l’amore per la poesia e la passione per le sue lezioni di letteratura ai detenuti gli fanno intravedere un po’ di luce nella depressione generale. In carcere conosce Pati, un criminale di basso calibro del suo stesso paese. Il sogno di Pati e di suo fratello Angiolino era di diventare il boss del Capo di Leuca, ma l’incontro con l’arte cambia il loro modo di guardare al mondo.
Data Proiezione: 28 Novembre
Titolo: Portami via
Regia: Marta Santamato Cosentino
Il ritratto intimo di una metamorfosi, quella di Jamal e della sua famiglia siriana: dal carcere e dalle torture sotto il regime di Bashar al-Assad, all’attesa, in Libano, di un nuovo inizio, a Torino, Italia. Un ponte fatto di sogni, paure, speranze, aperto grazie ai “corridoi umanitari”, un progetto-pilota frutto dell’impegno del terzo settore italiano. Un viaggio tra attaccamento alle tradizioni e la scommessa di un futuro in Europa. Un futuro che comincia con una carta d’imbarco.
Data Proiezione: dal 23 al 29 Novembre
Titolo: Manifesto
Regia: Julian Rosefeldt
Il Manifesto del Partito Comunista raccontato da un homeless, i motti dadaisti recitati da una vedova a un funerale, il Dogma 95 descritto da una maestra ai suoi alunni e così via. 13 personaggi diversi: ogni personaggio uno scenario, ogni scenario un movimento celebrato attraverso intensi monologhi. A dare corpo a queste parole una sola attrice: Cate Blanchett calata in 12 personaggi diversi.